Le fratture sopracondiloidee includono fratture con una linea di frattura che decorre distalmente al corpo dell'omero, ma senza interruzione della porzione intra-articolare del condilo.
Le fratture della diafisi omerale rappresentano dal 2,2 al 2,9% di tutte le fratture scheletriche. Il meccanismo lesivo può essere diretto o indiretto. Nel primo caso, si tratta di un colpo alla spalla o di un impatto della spalla contro un oggetto duro, nel secondo caso, di una caduta sul polso o sul gomito del braccio abdotto, oppure di un'eccessiva rotazione del braccio lungo l'asse.
Le fratture isolate delle tuberosità omerali si verificano principalmente con un meccanismo lesivo indiretto, di cui un tipo comune sono le fratture da avulsione. Queste ultime si verificano quasi sempre con dislocazione dei frammenti.
Le fratture intra-articolari dell'estremità prossimale dell'omero sono rare. Il meccanismo di lesione è diretto – un colpo alla superficie esterna dell'articolazione della spalla – ma può anche essere indiretto – una caduta sull'articolazione del gomito del braccio abdotto.
Negli ultimi decenni, il problema delle lesioni e delle loro conseguenze è stato considerato nel contesto di un concetto chiamato "malattia traumatica". L'importanza di questo insegnamento risiede nell'approccio interdisciplinare che considera il funzionamento di tutti i sistemi corporei dal momento della lesione fino alla guarigione o alla morte della vittima, quando tutti i processi
Da diversi decenni si studiano i risultati del trattamento artroscopico delle lesioni dell'apparato capsulo-legamentoso dell'articolazione del ginocchio.
