Il fumo dei genitori influisce sui loro futuri figli

Gli scienziati dell'Università americana del Massachusetts hanno scoperto che il fumo da parte dei genitori, e in particolar modo dei padri, ha un impatto negativo non solo sulla loro salute, ma anche su quella dei loro futuri figli.

I ricercatori sono giunti a questa conclusione dopo aver condotto un esperimento sui roditori, poiché i processi metabolici nei topi hanno molto in comune con il metabolismo umano.

L'esperimento consisteva nell'esporre costantemente i topi alla nicotina; inoltre, gli scienziati osservavano le caratteristiche di salute della loro prole.

Durante lo studio, si è scoperto che i topi riconoscevano rapidamente le sostanze tossiche e le eliminavano altrettanto rapidamente, reagendo a qualsiasi fattore inquinante dell'ambiente esterno e dell'atmosfera e dimostrando una maggiore resistenza agli effetti negativi sulla salute. Gli specialisti hanno spiegato questo fenomeno con lo sviluppo di assuefazione e adattamento dell'organismo alle sostanze chimiche tossiche, nonché con l'accelerazione dei processi metabolici nel fegato dovuta all'espressione di singoli geni.

Inoltre, è stato dimostrato un legame geneticamente determinato: tale resistenza di una persona viene trasmessa ai figli. Inizialmente, gli scienziati hanno accettato questa informazione come una buona notizia per i fumatori: dopotutto, i loro figli si adattano meglio a condizioni di vita sfavorevoli. Tuttavia, il rovescio della medaglia è stato presto svelato.

Ulteriori esperimenti non fecero altro che confermare i timori degli esperti: i figli nati da coppie esposte alla nicotina ereditavano una tolleranza ipertrofica dell'organismo a tutti i tipi di sostanze chimiche, compresi i farmaci.

Cosa possono indicare le informazioni ottenute? I bambini i cui padri sono forti fumatori possono soffrire di una ridotta sensibilità a determinati tipi di farmaci, il che a un certo punto può creare notevoli problemi nel trattamento del bambino.

Uno dei partecipanti diretti allo studio, il dottore in scienze, professore di chimica biologica e farmacologia molecolare Oliver Rando, ha sottolineato che la "programmazione" dei figli dei fumatori per la resistenza tossica dovrebbe ancora essere studiata, poiché solleva una serie di ulteriori domande:

• Ciò significa che la chemioterapia sarà inefficace per questi bambini?
• I figli dei fumatori cambieranno il loro atteggiamento nei confronti del fumo? Il loro desiderio di nicotina diventerà più debole o più forte?

Può accadere che a un certo punto, quando il bambino deve sottoporsi a un ciclo di trattamento, ad esempio con antibiotici, questi semplicemente non funzionino e il trattamento non porti ai risultati desiderati. Naturalmente, questo può rappresentare un pericolo mortale per una persona, poiché non ci sarà semplicemente nulla con cui curare la malattia infettiva: l'organismo non risponderà positivamente ai farmaci.

Secondo l'ufficio stampa del Medical College dell'Università del Massachusetts, la ricerca su questo argomento continuerà. Tuttavia, sta già diventando chiaro che molti genitori dovrebbero pensare in anticipo alla salute dei loro futuri figli.

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